Johann Sebastian Bach
Primo libro del “Clavicembalo ben temperato” – Preludio in Do# BWV 848
Si può discutere di tutto, avere diverse opinioni, gusti e preferenze musicali, ma lasciamo stare Giovanni Sebastiano. Inizio e fine della musica, di tutta la musica. Quella cosiddetta classica, colta, di cui la sua opera è sintesi assoluta: dà un senso alla musica precedente, ispira tutto quello che viene dopo. Monodie e canti gregoriani, madrigali e mottetti, villanelle e concerti grossi siamo in grado di ascoltarli e comprenderli perché c’è stato lui.
Dopo, in tanti hanno rimescolato note, producendo cose carine, a volte con ispirazioni geniali (qualche sonata di Mozart, direi), ma l’insieme della materia è stata solo rimasticata. Se parliamo di musica cosiddetta leggera, il basso continuo del Maestro è il filo rosso della stragrande maggioranza delle canzoni che ci incuffiamo quotidianamente. Quanto al jazz, che sia nato a Eisenach nel 1685 e solo dopo qualche secolo sia approdato nelle comunità afroamericane del Sud degli Stati Uniti, è noto innanzitutto a chi il jazz lo fa, oltre a chi lo apprezza. E così via.
Non la summa bachiana (come a volte si sostiene), ma una specie di suo dizionario è il “Clavicembalo ben temperato”, l’opera musicale da portare nell’isola deserta, da lanciare nello spazio per testimoniare la grandezza della civiltà umana. Nel “Clavicembalo” c’è tutto: strutture musicali fondamentali, variazioni ritmiche modernissime, armonie semplici o arditissime, come le volete. E poi c’è poesia, visionarietà, mistica e a volte imperscrutabile scalata al cielo, ricerca spirituale senza certezze. Altro che l’arido e ragionieristico Kappelmeister di cui parlavano i primi biografi.
Ascoltate questo Preludio (con la bellissima Fuga che segue) nell’interpretazione veemente e appassionata di Rosalyn Tureck, in quella composta di Kenneth Gilbert. Oppure nella versione elegante di Richter, in quella chirurgica e nervosa di Glenn Gould, o nelle altre cento. Cambierà ogni volta, il fantastico Preludio in Do#: ci troverete rigorosa determinazione, precisione matematica, ansia spasmodica o pace dell’anima. Dipende da voi, non dipende da Bach. Lui si è limitato a donarcelo.