Ricordate la storia dei comuni denuclearizzati? Fu una buffonata che ebbe grande successo un po’ di anni fa. Si riuniva il consiglio comunale di un qualunque comunello italiano, un qualunque consigliere proponeva una delibera piena di enfatiche dichiarazioni di principio e di informazioni false sul nucleare, il Consiglio – invariabilmente – approvava entusiasta, e si piazzava un cartello all’ingresso del Comune, con il famigerato simbolo della radioattività affiancato e contrapposto alla colomba della pace. Da quel momento il nucleare era solennemente vietato nei confini comunali. Una gigantesca puttanata, figlia dell’ignoranza e della demagogia, che la politica diffusa, priva di dignità e cultura, ha alimentato per anni.
Ora arrivano i comuni deleghistizzati. La prima iniziativa è del sindaco di Acquaformosa, che ufficializzerà con una delibera questo nuovo, storico profilo del comune calabrese, nel corso di un incontro con il ministro Kyenge. Conoscendo la qualità media dei politici e degli amministratori italiani (e del Mezzogiorno), non è affatto escluso che l’iniziativa possa proliferare.