Cronaca di un crash buro-fisio-tecnologico di mezza estate

Mi sveglio alle sei, come ogni mattina. Alle sei e un minuto sono davanti al computer per leggere i giornali (sto benedetto blog mi mette una certa ansia, diciamo la verità) e scopro che marcia a qualche decina di bit.

Ci metto un po’ a capire che mi ha lasciato a piedi il Tooway, fantastica parabolina che sull’isola mi da grandi soddisfazioni. Ancora ieri la magnificavo (“Sì, pago una trentina di euro, ma va a 20 mega veri, mio caro”) con Francesco, mio compagno di corsa, che come tutti a Stromboli va in cerca di rete con chiavette non sempre efficaci. Vuoi mettere un satellite tutto per me?

Già, il punto è che ho esaurito il traffico in dotazione. 16 Giga in dieci giorni: bulimia pura. Dovrò affrontare la tragica trafila del numero verde (attivo dalle 9), visto che non ricordo la procedura per comprare altro traffico. Nel frattempo vado a correre a testa china, con Francesco che gentilmente mi fa: “Va be’, se hai bisogno, ti posso prestare un po’ la chiavetta che tanto schifi…”.

Che non sia giornata, me lo dice anche l’unghia del quinto dito del piede, rosso come un peperone. Si va incarnendo. Al ritorno, me la guardo con apprensione, l’unghia (mia moglie: “Sei un imbecille, non te le sai tagliare”), aspettando l’ora fatidica dell’attivazione del numero verde della minchia.

Ma alle 9 l’800232323 non dà segno di vita. Ci metto un po’ a capire che non ho più credito nel telefonino, e Micla è già al mare con il suo.

Con i tre bit a disposizione, ci metto un po’ (un’eternità) ad entrare in Area Clienti Tim e a recuperare la password che non ricordo. Acquistato il traffico telefonico, aspetto (ormai in modalità zen) che riprenda vita il cellulare. E finalmente chiamo il numero verde.

Di telefonate ce ne vogliono tre. Le fanciulle che rispondono – gentili – non sono romene o albanesi, ma del Nord, quindi non possono cogliere – nel loro, come dire, schematismo – le mille sfumature della mia incerta richiesta di momentaneo aumento del traffico (non di upgrade del contratto, ragazze mie, volenterose venditrici…). Ci intendiamo solo quando, finalmente, la terza mi dice che si possono comprare anche solo dei “gettoni” da dieci euro, da ora al prossimo rifornimento di settembre. Con carta di credito, e con ripristino immediato della potente bocca di fuoco di Giga targati Tooway.

Riaggancio, nella sua pienezza, sto stronzo di satellite a fine mattinata. L’unghia è molto malmessa.

Mi sa che questo blog lo chiudo presto. Troppo stress.