Dopo l’elezione di Ciampi siamo un po’ tutti stanchi. Bisogna ridefinire la prospettiva strategica e politica dell’alleanza di centro-sinistra. Nel fine settimana domina lo scontro D’Alema-Prodi. Si vedono a palazzo Chigi e dopo venticinque minuti di dialogo sull’Europa si scazzano sull’ltalia e si lasciano così. Santagata racconta a Latorre dello sconcerto di Prodi appena uscito dall’incontro. Poi sono i giornali a raccontare: Stampa, Repubblica… non dobbiamo ficcarci dentro queste storie. Bisogna stare un gradino più su.
Scrivo su un nuovo computer, che ha pure il carattere euro, che non so ancora usare. D’Alema è tornato dalla Puglia e si lamenta di Cascella. Succede così con tutti i suoi addetti stampa, dopo un po’. Spero che il problema non cresca a dismisura.
Martedì 19 va a Bologna con Veltroni, dopo aver intascato l’ennesimo sì dal Parlamento con abile azione. Un centinaio di scemi fischia. Bisogna far finire la guerra. Bisogna fare campagna elettorale, e come? D’Alema comincia ad essere preoccupato del voto. Non è il caso, secondo me.
Hanno ucciso Massimo D’Antona, alle 8 e 30 di stamattina. È terrorismo? Vedremo, ma da qualche giorno vi sono segnali inquietanti: assalti a nostre sedi, etc… bisogna gettare pubblicamente l’allarme, oltre a farlo nelle sedi dovute? Non lo so, c’è da riflettere. Ma la risposta strategica deve essere immediata. Possiamo utilizzare la nostra esperienza in materia. Oddio, speriamo di non doverlo fare. Mi angoscia la prospettiva.
Venerdì 21. Si discute delle scorte da affidare. Forse la daranno anche a me. Che palle.
Lunedì 24. Ora è il momento di fare il punto. Bisogna cominciare la campagna elettorale, e trovare una strategia adeguata. Quella di tenere insieme Veltroni e D’Alema non funziona per tanti motivi, il principale dei quali è la mancanza di volontà dei due (devo dire di Veltroni soprattutto).
Cosa bisogna fare a venti giorni dal voto? Il primo problema è quello della sicurezza e dell’ordine pubblico. Bisogna rendere chiaro che la garanzia di stabilità e di ordine è il voto ai Ds, la non dispersione. Ma bisogna anche rilanciare una piattaforma riformista: siamo messi male tra la riforma della Bindi, quella dei ministeri che non porta subito popolarità, etc…
Calma piatta nei giorni successivi. Il problema è la gestione degli ultimi quindici giorni di campagna elettorale. Martedì a colazione (in appartamento o a Botteghe Oscure? Da noi) ci vediamo con lo staff di Veltroni per una riunione voluta da D’Alema. Temo di essere predestinato a fare il rompicoglioni. Cerchiamo di capire cosa dire. Il punto è come si sfruttano le due “risorse” a disposizione. D’Alema è capo del governo. Deve mantenere il suo profilo istituzionale che è quello che gli dà credibilità, forza, consenso. Veltroni deve fare la campagna elettorale esaltando la stabilità, l’attività di governo, la competizione tra Ds e Fi. Questo è tutto. Quali colpi si possono fare negli ultimi giorni? Naturalmente la pace, prima di tutto. La riforma dei ministeri. Il contratto dei metalmeccanici. Bisogna impedire danni provenienti dal governo (la Bindi), collisioni con i partner di governo e risse nell’alleanza. Ci vuole però un’idea, che al momento non abbiamo. Intanto il punto è dare noi ritmo e temi alla campagna elettorale. Quelli politici non interessano. Bisogna far crescere un clima nel paese e parlare di cose che portino naturalmente a votare Ds. La stabilità è tema fondamentale. La passione e la competenza nel lavoro. Domani Vespa è appuntamento molto importante.
Vespa va bene, nel fine settimana pare che si faccia la pace, io me ne vado a Parigi. Ma domenica notte si interrompe il processo di pace. Ora è lunedì mattina, tra qualche giorno si vota e le prospettive non sono brillanti.
Ultimi giorni di campagna elettorale. Si accavallano sondaggi, preoccupazioni, fantasmi. Nel pomeriggio di martedì, alle 18, mentre D’Alema sta dando un’intervista a De Bortoli, arriva la notizia della sospensione dei bombardamenti, quantomeno limitata e non ufficiale. Il percorso di pace va avanti, vedremo meglio. Alle 19 e 30 D’Alema va in sala stampa e diffonde una dichiarazione. Sono un po’ preoccupato. E se fosse eccessiva? Più tardi si chiude il contratto dei metalmeccanici. Un altro passo avanti. Basterà tutto ciò per domenica? (22. continua)