Un vecchio diario (23. Fine)

Le elezioni sono passate, e sono andate come è noto. Si è trattato di un voto libero. La gente ha votato per l’Europa e per le personalità (Bonino, ma anche Prodi) più legate all’Europa. Se vogliamo essere fiscali il centro-sinistra è davanti al centro-destra. Perché non vuol dire granché? Perché l’interpretazione  corrente è che è finito l’asse D’A!ema-Marini  per le sconfitte dei due partiti. Questo è il punto. Che fare? Rimpasto? Vediamo i dati. Non mi sembra che abbia senso. La base del governo sta in Parlamento, e lì il Ppi ha una caterva di parlamentari che votano e devono continuare a votare, fino alla fine della legislatura. Tuttalpiù bisogna dare ai democratici (a Maccanico, per esempio) le riforme istituzionali. Rilanciare la coalizione sul piano programmatico, ideale, organizzativo, aggregativo, organigrammatico. Può farlo da qui Minniti, dato che né D’Alema (non può), né Veltroni (non sa) non lo faranno.

Tutti i problemi finiscono a Botteghe Oscure. Nel senso che non possiamo prescinderne, per organizzare il lavoro da qui ai prossimi due anni.

Il problema è rappresentato dalle persone. Quelle giuste funzionano e vincono, quelle sbagliate no. Fine.

Cuillo mi dice che ieri sera, martedì 15, Zingaretti ha discusso riservatamente con spagnoli e francesi la questione della presidenza dell’Is. Si è avanzata l’ipotesi D’Alema da parte di uno dei due. Fassino rifiuta il posto europeo per la ricostruzione per motivi personali. Potremmo mettere a fare la ricostruzione del Kosovo la Bonino. Inoltre Fassino propone Bemabé per fargli dirigere la task-force tecnica per la ricostruzione.

Lunedì  21 se ne va  Bassolino.  Nel  governo  entrano Maccanico  e  Salvi. Bassolino  gestisce  alla perfezione  la  sua  uscita, e se la prende con me sulla Repubblica. È bravo, non c’è dubbio. I giornali di martedì sono brutti . Non  appena  entra  in scena il Pds, sono dolori. I giornalisti fanno festa. Ieri poi c’è stata una uscita infelice di Prodi sull’Euro, e  invece  di prendersela con lui, hanno scritto dell’eterno duello tra D’Alema e Prodi, a causa dell’intervento  altrettanto  infelice  di D’Alema  alla  direzione  dei Ds.

Ho proposto per ottobre la giornata nazionale del centro-sinistra , con elezione di organismi e quantaltro. Vedremo come organizzarla.

Siamo andati in Sudamerica, abbiamo perso le elezioni a Bologna, ci siamo fatti mettere sotto sulle pensioni. Dopo qualche dichiarazione fatta a Minzolini e Gentili sono di nuovo nell’occhio del ciclone. Da Botteghe Oscure mi danno addosso. Siamo alle solite, e io sono in crisi come sempre. Tutti pensano che i miei piani siano mefistofelici, in realtà sono un mix di ingenuità e costruzioni astratte.

Si può pensare, invece che a cose clamorose e ripetitive (me ne vado, dove, perché? Diventerei solo ridicolo) a definire meglio il mio lavoro qui? Per esempio si potrebbe lavorare ad un incarico sulla comunicazione. Quali garanzie ci vorrebbero perché funzioni?

L’offensiva di Veltroni è stata un buco nell’acqua. Ci ha fatto una figura di merda, e io ho ricevuto molta solidarietà.

Si può pensare di scrivere qualcosa sul partito? Ce ne sarebbe bisogno. I terni: partito di governo, che cioè collabora, sostiene, stimola il governo. Partito che forma classi dirigenti, questione fondamentale. Partito e istituzioni. Si può o si deve surrogare una riforma che non arriva.

Guai. L’Asino non vuole fare il vertice del 16 per il rilancio del centro-sinistra. Il dibattito parlamentare è stanco, i giornali non sono buoni, vi sono ondate di scioperi nei trasporti, al Policlinico scoppia un’epidemia  tra  i  neonati. Bisogna preparare un Costanzo (sui pensionati?) e approntare uno staff con i controcoglioni sulla comunicazione. I problemi del governo sono questi.

Comunicazione. I problemi sono i seguenti: 1) comunicare bene le cose che il governo fa. Evitare che le cose si sappiano prima, con annunci senza  senso e che non hanno seguito. Ci vuole  un monitoraggio attento e costante su quello che esce sui giornali e sulle Tv. 2) fare un piano di propaganda e comunicazione che preveda spot istituzionali meglio fatti e altro. Cosa? Verificare quello che si può fare. 3) lavorare con uno studio. Ha senso? lo penso di sì.

Quale è la cabina di regia del governo? Dove è che si sa l’andamento dei provvedimenti , quelli che camminano e quelli che non camminano, si riesce a programmare qualcosa?

Va ripresa l’iniziativa che pensava D’Alema dei parlamentari del centro-sinistra? Pare che l’incontro del 16 non si faccia più, o si faccia a settembre. È pensabile che si aspetti fino ad allora? Ma se si mettono insieme i parlamentari del centro­ sinistra questa non è un’iniziativa disperata, senza ritorno? Quelli che non ci stanno, sono fuori della maggioranza?

Sto per andare in vacanza. La situazione è del tutto surreale. C’è una specie di crisi virtuale, tutti contro tutti i partiti del centro-sinistra, fibrillazione assoluta. E noi siamo come paralizzati, continuiamo a governare facendo finta di niente. II bello è che – forse – nulla accadrà e si andrà avanti così. Con due possibili esiti: il disastro, oppure il successo dell’operazione narcotizzante di D’Alema.

Ho scritto una lettera a Bassolino per mettere lo stop alle polemiche vere e false tra noi. (23. Fine)

Ecco, qui il diario si interrompe. Non ricordo neppure perché. Penso per la mia classica incostanza, o perché mi pareva che non servisse a niente. Nel 1999 non sapevo che 14 anni dopo avrei aperto un blog su cui pubblicarlo.