Il principe Alberto che applaude felice (come può esserlo lui), gli acrobati, i clown, poi sono arrivati due russi che facevano incredibili volteggi su una corda. L’antica melanconia del circo mi fa impazzire: posso restare a guardarlo per ore, a bocca aperta. Solo i numeri con gli animali non mi piacciono. Quando è arrivato uno con la faccia da coglione (italiano, ma era un caso) che costringeva dei poveri cavalli a volteggiare in pista con dei pennacchi in testa, ho cambiato canale e mi sono imbattuto in Telese e Casson. Sono tornato subito al circo vero.