Tassatori, moralisti, farisei. Imbroglioni.

giochiCi sono i tassatori feroci. Quelli che, per trovare le risorse venute meno dopo l’abolizione dell’Imu, hanno pensato di tassare il gioco, punendo le società concessionarie di slot machines. Sempre di tasse si tratta, ma – si sono detti i nostri – in questo caso fa brutto protestare. Così troveremo sei miliardi e salviamo il governo. Ma stamattina la norma gli è saltata.

Ci sono i moralisti tanto al chilo. Come la Pezzopane, che erutta sentenze khomeiniste: “L’odg approvato questa mattina è un significativo passo avanti ed una risposta concreta all’esigenza di mettere un freno a un sistema che ha enormi risvolti economici,sociali e criminali. Non è moralismo di facciata, siamo di fronte a una vera e propria patologia sociale che in alcuni individui sta diventando una malattia monomaniacale con dipendenza molto simile alla dipendenza da sostanze”.

Ci sono i farisei come Casson, che, dopo aver fatto la frittata, dice: “Tutto è avvenuto in un momento di grande confusione in Aula. In pratica si è trattato di un errore di votazione”.

Imbroglioni sono tutti. Che vogliano semplicemente ripulire le tasche dei cittadini, che li vogliano “educare”, o che vogliano più prosaicamente abbattere o difendere il governo.

ps. Prevengo obiezioni. Non faccio il lobbista per società concessionarie dei giochi. Penso semplicemente che giocare sia una libera scelta dell’individuo e che lo Stato non debba rompere i coglioni a nessuno. Neanche a chi sceglie di farsi del male.