Perché lo Stato mi fa schifo: un piccolo esempio

imagesLa notizia è la seguente: “(ANSA) – NAPOLI – Un servizio di trasporto ‘pubblico’ alternativo, totalmente abusivo, a Napoli. A scoprirlo sono stati i carabinieri che hanno accertato che si pagava un euro a persona per viaggiare stipati dentro furgoni non sicuri. I militari della compagnia di Poggioreale hanno sorpreso quattro mezzi privi di assicurazione. In uno dei casi, poi, l’autista non aveva la patente. Il servizio copriva la zona orientale di Napoli, vicino al carcere di Poggioreale”.Ora, io voglio dire sommessamente la seguente cosa. A Napoli i trasporti pubblici sono letteralmente in disarmo. La metropolitana garantisce, se vi va bene, una corsa ogni quarto d’ora, la Cumana le corse le ha più che dimezzate, i bus in città passano più o meno a caso, la Circumvesuviana è pressocché dismessa. I cittadini si stanno quindi organizzando per conto loro. I Carabinieri hanno scoperto questo servizio alternativo a Poggioreale, ma ormai le cose così vanno le cose dappertutto, nell’intera area metropolitana. A fronte di un disservizio acclarato, clamoroso, da quarto mondo, sono spuntati da tempo, come funghi, minibus e furgoncini che trasportano le persone da un luogo all’altro. Naturalmente in condizioni di totale insicurezza, con autisti raccogliticci, in mezzi non assicurati, e così via (d’altronde, anche volendo, andate voi a chiedere permessi e concessioni, passando le forche caudine della burocrazia italiana). E lo Stato che fa? Invece di dire: “Cittadini, scusateci se non siamo in grado di fornirvi un servizio per il quale pagate le tasse”, invece di cospargersi il capo di cenere e di vergognarsi, invece di comprendere per quale ragione spuntano trasporti ‘pubblici’ alternativi, invece di fare tutto questo lo Stato manda i Carabinieri, che – per amor di Dio – fanno il loro dovere, multano, accertano, sequestrano. E se ne vantano pure.

Ecco, uno Stato così mi fa schifo. Punto.