Claudio Velardi 9 novembre 2013 Interviste a CV, Pd, Politica

Italia oggi, 9/11/13

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paolab on 9 novembre 2013 at 13:13
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CV, lei riesce non di rado a farmi incapperare. Ma quando è capace di coagulare nello spazio angusto di un’intervista il meglio della visione riformista, giungo alla conclusione che trovarla è sicuramente meglio che perderla. E’ proprio come Matteo Renzi: nonostante gli scivoloni, se non ci foste bisognerebbe entrambi inventarvi.
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  Claudio Velardi on 10 novembre 2013 at 06:41
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  Non esageriamo. Due è troppo. 🙂
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the town marshal on 10 novembre 2013 at 11:13
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Gli istruttori di nuoto consigliano di non sbattere le mani contro l’acqua alzando schizzi, non serve a nulla e peggiora il galleggiamento.
Seguo Renzi, con attenzione e curiosità, da quando ha tirato fuori la testa nella piscina del Pd, quindi da prima che fosse eletto sindaco a Firenze. Inizialmente mi piaceva la sua aria da bravo ragazzo, ma anche un po sbruffone e un po spregiudicato, che parla ai dinosauri del suo partito senza timori reverenziali, come quello che sgomita e fa a spallate per conquistarsi un posto in prima fila. Oggi mi annoia, temporeggia, strappa e poi ritraccia: il ragazzo non ha le idee chiare, non ha ancora vinto nulla ma sembra appesantito da chissà quali responsabilità. E sarebbe lui quello che una volta giunto al governo dovrebbe trattare con l'”Apparato” che tiene per le palle -non d’acciaio- l’Italia per trovare una intesa, un modus vivendi che ci permetta di avere un futuro?
Quell'”Apparato” politico-burocratico-sindacale-confindustriale che ha spolpato il paese fino all’osso distruggendolo.
Cosa si aspetta, che gli facciano strada, gentilmente, prego, si accomodi, per favore, dopo di lei.
I leader che Velardi ricorda, i Blair , i Clinton avevano dietro all’immagine buona per il pubblico una scorza dura e a loro modo cattiva.
Renzi si prenderà il Pd e non cambierà nulla, per loro e purtroppo anche per noi.
Paolab, sono contento per Lei che ancora nutre speranze. La vita è migliore quando si pensa che il domani abbia in serbo per noi qualcosa di meglio.