Quiz postferragostani

ferragosto

Tornano i giornali dopo la salutare pausa di Ferragosto e, inevitabili, salgono alla mente domande semplici semplici. Tipo: vi ricordate di una sola inchiesta avviata dalla Procura di Napoli e conclusa con successo, con regolare processo e condanne degli inquisiti (dopo che naturalmente i medesimi hanno passato un po’ di mesi in galera e comunque sono già stati condannati dai media e dal popolo sanfedista)?

Oppure: ma il Di Battista che oggi i giornali (tutti) sbeffeggiano è lo stesso che i giornali (tutti) qualche mese fa esaltavano come il ledaer del futuro, bello e spavaldo, icona del grillismo senza macchia e senza paura?

E infine, togliendo un Di: ma il Battista che oggi sul Corriere della Sera se la prende con “i corifei del nuovo decisionismo di governo”, senza fare un solo nome a sostegno di questa stentorea affermazione, è lo stesso che lo scorso 24 gennaio, sempre sul Corriere della Sera, criticava ferocemente “l’impaludamento che si nobilita con i panni della discussione… Il Parlamento vissuto come luogo degli agguati e delle vendette in cui far incagliare il leader che osa troppo, che osa chiedere tempi ragionevolmente brevi, dopo mesi, anni, decenni di discussione oziosa e incloncludente…”?

Rispondete con sincerità alle domande. Poi riflettete serenamente sullo stato di salute dell’informazione in Italia. E intanto godetevi quel po’ di vacanze che ci restano. E non fate falò dei giornali, non sta bene.