Francesco Piccolo – Momenti di trascurabile infelicità.
Quando, nel bel mezzo della lettura, ti ritrovi a dire: “Cazzo, è proprio quello che ho pensato io l’altro giorno”, è bene che ti fermi a riflettere, è il caso di alzare qualche barriera. Perché: 1) o lo scrittore è un genio, ed è riuscito a rubarti quelle istantanee intime e impalpabili che ti riempiono la vita quotidiana, mettendole giù con prosa scorrevole e parole semplici; 2) o il genio sei tu, ma nessuno se ne è accorto (salvo lo scrittore). Quindi non perdere tempo, corri a scrivere il capolavoro del secolo e a farti un sacco di soldi; 3) oppure stai leggendo delle banalità. Cose che tutti pensano e vivono e che un furbacchione ha raccolto, scritto e pubblicato.
Se comunque la lettura (tempo un’oretta, non di più) ti provoca qualche schietta e sonora risatina e momenti di tenerezza e condivisione, vuol dire che i dubbi amletici li hai sciolti da solo, arrivando all’ultima pagina. Che è già un bel risultato.