Direzione superloffia. Renzi la apre e la chiude in un minuto: niente piagnistei, a settembre ci sarà un seminario di studi e il Masterplan per il Sud.
Poi allunga il brodo dicendo alcune cose politicamente giuste: la Lega ha dettato l’agenda nel ventennio trascorso, per questo la questione meridionale è morta; ci sono diversi Sud; il problema non è la mancanza di soldi; il Sud governato dal Pd non può rinascere contro il governo centrale governato dal Pd. Continua dicendo alcune cose giuste nel merito: devastante l’azione di alcune sigle sindacali a Pompei (ma non cita le Soprintendenze); la proliferazione universitaria non ha aiutato il Mezzogiorno; perché vietare la ricerca energetica in Adriatico mentre la Croazia la fa, e così via. Infine – piuttosto stancamente – ricorda le cose fatte nell’anno, ultima la decisione di ieri sulla banda ultralarga nel Sud. Voto alla relazione più breve della sua carriera di segretario Pd: 6 meno meno.
Il dibattito fa pena. De Luca e Emiliano si allineano a Renzi e sfanculano l’opposizione interna. Alcuni recitano compitini, molti comunque piagnucolano. Tutti usano parole vecchie e osceni concettoidi (il Mezzogiorno come risorsa, no a vecchie e fallimentari ricette, ci vuole un progetto innovativo, una sterzata, etc…). L’insieme, dall’inizio alla fine, rimanda l’idea che ministri e dirigenti di partito, gente del Nord e del Sud, renziani e non, la pensano allo stesso modo: è il Sud in sé (per storia, formazione, cultura, abitudini, stili di vita, etc…) che non funziona e non funzionerà, per quanto – finanche con buona volontà – ci si possa mettere mano. Ma nessuno ha il coraggio di dirlo. Graziano Del Rio pronuncia le uniche parole vere del pomeriggio: “Se centinaia di progetti restano sui tavoli delle amministrazioni, non è problema di strategie, ma di responsabilità personale”. All’annuncio dell’intervento di Crocetta, lo streaming mi molla. Sarà che sono a Stromboli, sotto la sua giurisdizione.
Domani i giornali parleranno di Sud in mancanza di meglio. Renzi si è tolto un dente senza dolore. Aspettiamo con ansia il prossimo rapporto Svimez.