Matteo,
va tutto bene e siamo abbastanza sereni, senza nessun hashtag. I dati dicono che il paese sta uscendo dal suo lunghissimo letargo e forse anche dal loop dell’autosfiga. Gli italiani non hanno il coraggio di dichiararsi fiduciosi e felici di vivere, ma cominciano ad agire “come se”, e tanto basta: non puoi pretendere che te lo riconoscano (siamo dei bastardi, ci piace chiagnere e fottere). Hai messo in cantiere un bel po’ di riforme: messe insieme ci consegneranno un paese più funzionante. Anche se ci vorrà tempo, avverrà per gradi e dimenticheremo il punto di partenza (siamo dei bastardi dalla memoria corta). Il Parlamento lo governi come Miralem le punizioni (che magari te ne infila pure una stasera). E così via.
Tutto bene. Però l’altra sera, alla riunione del mio Bilderberg, sono venute fuori un po’ di questioni che sintetizzo e ti giro. Te ne fotterai, in linea di massima: sei carta conosciuta, si dice dalle mie parti. Basta che poi non ti lamenti, perché “nessuno me l’aveva detto”.
1) I più ottimisti tra i membri dell’esclusivo club dicono che ce la farai ad aggirare lo scoglio delle prossime amministrative, finanche in caso di tracollo. Può darsi. Però è il caso di evitare le montagne russe. Un gufo travestito da renziano diceva l’altra sera che anche Torino è a rischio. Non ci credo, il soldato Piero farà il suo dovere. Stai attento però a Bologna, il sindaco è loffissimo. Vediamo di risparmiarci il pezzo “C’era una volta l’Emilia rossa” che Ceccarelli e gli altri ripetono da 20 anni. Ed evita di perdere tutte e tre le principali città italiane. Dice che a Milano non sei in grado di insediare il valoroso Sala senza farlo passare per questa colossale rottura di minchia che sono le primarie. Non solo il poverino non potrà avere uno stipendio adeguato al suo valore di mercato, ma dovrà duellare con tal Maiorino: neppure Giobbe si presterebbe. A Roma non illuderti di liberarti di Marino a gratis. Quando, tra qualche giorno, lo sbiellato ritirerà le dimissioni, dovrai esporti tu direttamente per convincere il gruppo consiliare Pd a mandarlo a casa: da soli non lo faranno mai. E, se ci riuscirai, non avrai ancora realizzato nulla, perché tuoi candidati all’altezza non ne hai. Per questo il Bilderberg ti dice: battezza Marchini. Se vince, ti intesti la vittoria. In caso contrario, applicati a ricostruire il Pd romano (tanto dovrai farlo lo stesso…). Di Napoli non dovrei parlare per motivi noti, ma raccolgo il grido di dolore del club: non lasciare la città nelle mani di De Magistris e non consegnarla ai grillini. Fai correre tutti alle primarie (lì sì che non puoi evitarle) e affidati alla sorte. Come dire: cchiu’ black d’a midnight…
2) Sostiene il Bilderberg che in Italia c’è un certo tasso di corruzione (che ragazzi svegli, ci siamo arrivati) e – per quanto la si possa combattere – non ce ne libereremo presto. Ora, per dirla in sintesi: la corruzione diffusa fornisce lavoro ai magistrati (che il club non ama), alimenta il grillismo (che il club non tollera) e tiene in vita i giornali (che il club schifa). Il punto è che nella lotta tra i tre poteri esistenti (politica, giustizia e informazione) gli ultimi due sono alleati contro il primo, così destinato a soccombere, per la gioia dell’antipolitica e degli sfasciacarrozze grilini. Bisogna quindi, secondo alcuni illuminati (lo so, il termine è equivoco…), rompere lo schema di gioco, insomma cambiare alleanze. La tesi è la seguente, caro Matteo: solleva più di quanto non fai già la bandiera della lotta alla corruzione, alleandoti con i magistrati (salvo i matti alla Sabelli, si intende) e isola l’informazione, il vero e più potente fattore di inquinamento della vita pubblica italiana (traducendo: avanti, e decisamente, con la normativa sulle intercettazioni). Solo in questo modo potrai far fronte alla slavina dell’antipolitica e evitare il rischio vero, di cui al punto 3.
3) Il rischio vero è che, dopo tutte le buone cose che stai facendo, arrivi al 2018 o prima o quando deciderai, e – solo contro tutti – finisci per perdere le elezioni. Lo scenario – più o meno presunto, auspicato da tutto l’indecente opinionismo nazionale – di un nuovo bipolarismo Renzi vs Grillo è pericoloso assai, secondo il Bilderberg. Non è da paese moderno. Nelle democrazie occidentali si confrontano destra e sinistra, non sistema e antisistema. E qui si arriva all’unico, vero errore che ti si imputa, Matteuccio. Non dovevi far cadere malamente il Nazareno, perché hai finito per distruggere la destra italiana. Dovevi, dovresti, dovrai fare tutto il possibile per favorirne la rigenerazione. E’ vero che non è un problema tuo. Ma se ti impegnerai prossimamente a definire meglio il campo da gioco che più conviene al paese, segnando le differenze tra gli schieramenti ma costruendo anche un destino comune, sarai leader vero. Vincerai le elezioni, e la nazione ti sarà grata perché avrai contemporaneamente arginato le forze antisistema e fatto nascere una Terza Repubblica competitiva e sana. Avrai costruito un sistema civile.
Fine del verbale più o meno attendibile dell’incontro dell’altra sera. Detto questo, vi chiederete che cosa c’entra il compleanno del titolo. Assolutamente niente. Solo che oggi compio gli anni. Quindi fatemi gli auguri.