Assumersi le responsabilità

Ho avuto un piccolo scambio di idee in rete con una mia amica contraria alla riforma, ora però preoccupata che il No faccia da traino a Grillo, e quindi tentata di votare Sì. Le ho detto che – a mio avviso – non è bello votare turandosi il naso solo perché i barbari sono alle porte. Almeno io non l’ho mai fatto (altro conto è scegliere, responsabilmente e con razionalità, il meno peggio, individuando di volta in volta l’opzione più accettabile). Quindi se uno pensa – avendola letta – che la riforma fa schifo, fa bene a non votarla. Avendola letta.

Non si è obbligati a studiarla, la riforma. Le persone normali che incontro (commercianti o tassisti, parenti o amici che fanno mestieri normali: insomma non l’orribile bolla di giornalisti, professori universitari, addetti ai lavori e web addicted) non si pongono certo il problema di compulsare il testo Boschi prima di domenica. Andranno a votare Sì o No per i motivi più vari (perché si fidano o perché no, per Renzi o per cacciarlo, per il governo o contro, perché guardano al mondo o perché lo temono, etc…) e ne hanno, per fortuna, ogni diritto: è la bellezza della democrazia, che ci consente di esprimere un’opinione libera e non sindacata da nessuno. Ai miei occhi la loro è un’opinione sacra, certo più di quella espressa da una qualunque accademica testa di cazzo, che pretende di spiegarti come funzionerà o non funzionerà la riforma senza saperne niente allo stessissimo modo. E mettendo il suo voto su un piedistallo, come se pesasse di più.

Alla mia amica ho detto “se non ti piace la riforma vota No”, perché non è più il momento degli alibi. Personalmente non sono disposto ad avallare il giochino comodo e opportunistico, in voga a sinistra in questi giorni. “La riforma fa schifo, voi renziani siete degli stronzi, l’Italia è alla deriva, una volta sì che c’erano i politici e gli intellettuali. Siamo costretti a votare sì per motivi di forza maggiore”. Fanculo, anime belle. Le vostre scelte, come quelle di tutti, comporteranno delle conseguenze. Provate a tenere la schiena dritta e, per una volta nella vita, assumetevi una responsabilità. No è No. Sì è Sì.