L’opinione quantica e il voto – 2

Secondo pezzo sullo stato dell’opinione pubblica alla vigilia del voto. Buona lettura.

Scomparsi finalmente di scena i sondaggi farlocchi, ieri è apparsa sulla Stampa un’indagine più accurata e attendibile (1.500 casi, un buon campione), relativa a come e dove maturano le convinzioni politiche dei cittadini. Le risposte all’interrogativo “attraverso quali canali ti tieni informato e ti formi un’opinione sui temi politici?” sono sorprendenti, nel senso che vanno a sbattere contro luoghi comuni radicati. In sintesi: ci informiamo grazie ad una pluralità di fonti (26,5% Internet, 24,8% Tv, 22,7% quotidiani, 14,9% social networks, e solo per il 5,1% attraverso le relazioni sociali, amicali e parentali); ma le opinioni, quelle che incidono concretamente nelle nostre scelte, ce le formiamo diversamente: resta ampiamente maggioritaria l’influenza degli old media (Tv, giornali, radio), mentre il 14,9% dei social cala al 6,9%, e il peso delle reti sociali cresce fino al 21,1%.

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