Abbiamo saputo solo stamattina (problema nostro) dell’esistenza di una filosofa a nome Donatella Di Cesare. Scrive di violenza […]
Category Archive: Letture
La prova del potere – Giuliano Da Empoli Più ambizioso di quanto lascino immaginare la scrittura scorrevole, l’aneddotica […]
Francesco Piccolo – Momenti di trascurabile infelicità. Quando, nel bel mezzo della lettura, ti ritrovi a dire: “Cazzo, […]
Claudio Giunta – Essere #MatteoRenzi. Riscuote un certo successo il libricino, anche nel giro dei miei amici. Funziona […]
Marco Damilano – La Repubblica del selfieL’ho letto, e per dimostrarlo mi sono fatto un selfie. (In realtà […]
Matt Ridley – Un ottimista razionale. Amo Ridley. Uno straordinario divulgatore scientifico. Un narratore disincantato. Un liberista ironico. […]
Sto leggendo “Come invecchiare senza diventare vecchi” di Rudi Westendorp. Orribile titolo italiano per un libro molto interessante. […]
Ma è molto grave non aver letto e non avere intenzione di leggere, questa estate, Harry Quebert?
Alcuni dei miei migliori amici – di vecchia militanza politica e di attualissimi affetti – vengono da una formazione e una cultura industrialista, e ancora ce l’hanno. La rocciosa scuola del Pci aveva insegnato a tutti che al di fuori della fabbrica c’era ben poco di interessante. Per amor di Dio, l’alleanza con i “ceti medi” era cruciale, a un certo punto Sylos Labini ci aveva detto di nuove articolazioni delle “classi sociali”, e da un certo momento in poi “terziario” non fu più una parola appaltata a verbosi sociologi. Ma il centro di tutto restava lì, nella fabbrica, nel luogo dove si producevano “cose”. (Lo so, sto parlando di 40 anni fa, ma il teorico della “centralità operaia” è stato nominato in Parlamento dal Pd 6 mesi fa).
“Proprio come Newton non avrebbe mai potuto formulare il principio di attrazione se avesse dovuto collaborare con Leibniz […]