E poi, vuoi mettere il ritornello di una banale canzonetta con l’impresa – a volte problematica – di venire a capo delle voci di una Fuga del Clavicembalo ben temperato, le cui note si rincorrevano ossessivamente e quotidianamente in casa?
E poi, vuoi mettere il ritornello di una banale canzonetta con l’impresa – a volte problematica – di venire a capo delle voci di una Fuga del Clavicembalo ben temperato, le cui note si rincorrevano ossessivamente e quotidianamente in casa?
Che fossi nato per la musica, fu chiaro in un imprecisato giorno del 1958. Avevo intorno ai 4 anni, un capoccione fuori misura ed una sediolina di legno che mi accompagnava. La usavo come tavolo da pranzo o come piano di lavoro: per disegnare, inchiodare, colorare. Mi ci sedevo per vedere la prima TV.
Con mio padre. Avrò avuto un paio d’anni. A parte che gli volevo molto bene, era un […]
Eccomi qua. Uscito da un buco, per entrare in un buco assai più grande. E’ successo verso le […]