Sarà che lo intervista Cazzullo, che è intelligente. Sarà che invecchiando si diventa saggi. Fatto sta che il peggiore di tutti i telecazzari dice cose misurate e di buon senso. Ecco il testo, scaricato dal Corriere.
Michele Santoro, la prossima settimana riparte Servizio pubblico. Ma i talk show non sono morti?
«Lo si sente dire spesso. È una stupidaggine assoluta. I talk show sono un genere eterno. Semmai sono morti i reality, che davano a chiunque l’illusione del successo, anche se l’ascensore sociale era già fermo. La crisi ci ha riportati alla realtà. E nessuna trasmissione riesce a restituire le tensioni sociali con l’immediatezza del talk. Cosa si è messo a fare nell’esilio moscovita Assange, lo svelatore dei segreti del mondo? Un talk show».
Anche in Italia non si scherza: una volta eravate in tre, lei Vespa e Lerner; ora siete in trenta.