Trovo stupidi e vigliacchi gli sfottò di queste ore a Civati. Che non fosse un leader era chiaro […]
Civati
La sinistra ottocentesca si faccia un partito. Prima o poi accadrà. http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1929163&codiciTestate=1&sez=notfoundG&testo=velardi&titolo=Nichi%20e%20Civati%20facciano%20un%20partito
Trovo odiosa la campagna per le dimissioni della Cancellieri orchestrata da Repubblica e dai magistrati. Mi indigno sempre quando la tenaglia mediatico-giudiziaria tritura il mostro di giornata, anche se si chiama Paolini o Misseri. Figuriamoci nel caso di una brava funzionaria dello Stato, cui possono essere tuttalpiù imputate delle leggerezze. Mentre sono evidenti e marchiani gli obiettivi politici dei Torquemada in toga e senza: i magistrati vogliono defenestrare un ministro di Grazia e Giustizia “non gradito” perché autonomo, non subalterno alla corporazione più potente d’Italia; Repubblica vuole mantenere la leadership del giustizialismo forcaiolo, sempre insidiata dai fondamentalisti del Fatto.
La Leopolda l’ho già vista ieri, senza esserci ancora passato.
Mi si è manifestata alle 2 del pomeriggio fuori dell’albergo, nelle sembianze di Michele Emiliano e David Sassoli, groupies non proprio di primo pelo, che discutevano di primarie, congressi e relative strategie con un nucleo di riconoscibilissimi notabili.
L’ha scritto il mio amico Umberto Minopoli. Tutto giusto, compreso l’appello finale benjaminiano: guardiamole un attimo sul serio queste macerie, e capiremo cosa e come ricostruire.
Guardo ai numeri del declino italiano. Guardo a un Paese che non cresce piu’ da oltre vent’anni ( inedito in Occidente ). E dove la vita nel secolo XXI si avvia ad essere peggiore dell’ultimo trentennio del secolo XX. Guardo alla competitivita’ che scende, alla produttivita’ che scivola agli utimi posti delle classifiche mondiali. Guardo alle tasse che sono le piu’ alte del mondo.
Se volete capire cosa succede dentro il Pd (non che sia cruciale per le sorti dell’umanità, ma pare che amici e nemici politici, analisti e media non pensino ad altro), non avete da rivolgervi a bravi bottegologi, ai Cerasa, alle Meli e ai Damilano. Basta che scorriate il prossimo programma della festa
dell’Unità democratica di Genova, e troverete risposte ad ogni interrogativo.
E’ chiaro che Epifani e Cicchitto, Biancofiore e Civati, Bianconi, Bindi, Brunetta e compagnucci vari se le danno […]
Quindi abbiamo un Papa che parla con il mondo, non con i media: questa è la notizia. Ma Accattoli sbaglia a preoccuparsi. Se ognuno imparasse davvero a fare il suo mestiere, tutto potrebbe funzionare meglio.
Se Francesco – poniamo – avesse risposto in aereo ai giornalisti sullo Ior e sulla “lobby gay”, avrebbe scatenato – come lo stesso Accattoli ammette – “la polarizzazione che è in agguato e che fino a oggi è riuscito a tenere bassa proprio con la disciplina della riservatezza”. Traduciamo: avrebbe reso più difficile la soluzione di due dei più complessi problemi di governance che al momento ha di fronte. Avrebbe “comunicato con i media secondo le regole dell’informazione di massa”, e avrebbe aumentato il caos in casa sua.
Renzi ha perso la grinta di un tempo. Ha sbagliato a togliere di mezzo ogni argomento di scontro
Dunque: passate 48 ore, il dibattito postelettorale del Pd può dirsi concluso. Erano emerse due opzioni radicali: la […]