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  1. Dal diluvio di commenti seguiti al mio post su don Patriciello (insulti in larghissima prevalenza, imbarazzate difese degli amici), estraggo quello di Paolo Cecchini: “Sig. Velardi, lei rappresenta ciò che il popolo ormai disprezza, una casta di privilegiati improduttiva e saccente, invece di fare l’intellettuale scenda in piazza al fianco della gente come don Maurizio, vada anche lei ai funerali, forse comprenderà qualcosa della vita“. Penso che Cecchini fotografi abbastanza bene lo stato delle cose, e non credo che la questione riguardi il sottoscritto (non a caso attaccato dai più per i suoi lontani trascorsi di “politico”, amico di Bassolino e D’Alema, etc…). Il problema va ben al di là.

100 napoletani più che degni hanno firmato un documento a favore di Umberto Ranieri in cui si parla essenzialmente di Mezzogiorno. Sono note le modalità di raccolta di questi manifesti. Qualche persona di buona volontà e mossa dalle migliori intenzioni scrive un nobile appello e chiede ai soliti noti di sottoscriverlo, a volte senza neppure leggere loro il testo. Se il mobilitatore è credibile, al mobilitando basta sapere chi altro ha firmato; su questa base dà la propria adesione al documento.