Oddio, ma ci sono passato pure io dal Circolo Antico Tiro a Volo. Mangiai male, come sempre in questi posti: piatti banali, il primo se non era mari e monti poco ci mancava, per secondo anemiche fettine di carne con patate, i camerieri cortesi come porcospini, la messa in tavola ordinaria che neppure una mensa aziendale. E tutto odorava di stantio. Di anni ’50, per la precisione. Divani polverosi, coppe, medaglie e riconoscimenti in mostra in mobili senza storia. Certo, bello l’esterno: prato, piscina, campi da tennis e da calcetto. Ma se il panorama dei palazzi dei Parioli che ti godi da lì mangiando la suoletta di scarpa è “un luogo incantato”, come dice “il Fatto”, beh, allora una volta li porto io Padellaro&Travaglio da Giuseppone a mare…
Reti
Rinviata la stretta sulle lobby «Materia molto delicata»
Dal novembre 2001 ad oggi, 30 giugno 2011 abbiamo alloggiato, con Reti e Running, a palazzo Grazioli. Appartamento trovato per caso, leggendo un annuncio a Porta Portese. Quando lo racconto nessuno ci crede. Tutti pensano che sia stata una “trovata comunicativa” sistemare gli uffici nel palazzo dove vive Berlusconi. (Naturalmente, una volta scoperto che l’appartamento era bello e rispondeva alle nostre esigenze, ci ha divertito l’idea di alloggiare al V piano di palazzo Grazioli, con un terrazzo bellissimo, in sostanza collocati meglio del cavaliere…).
Questo bel pezzo del Foglio descrive bene il palazzo, la sua storia e l’aria che vi tira dentro.
Ma va’! Il potere è ridicolo – Intervista a Claudio Velardi, il lobbista più chiacchierato d’Italia
Palazzo Grazioli, il ‘funeral party’
Sono i giorni dell’ennesimo scandalo-fuffa italiano. Come sempre i giornali tirano in ballo le lobbying, senza sapere di […]
Giampaolo Fabris, l’ interprete critico dei consumi di massa
Come i lothar di D’Alema hanno scaricato il lìder
Allora, comincio a prendermi le prime libertà. Partiamo da un po’ di stupidaggini napoletane. Ieri un commentatore ha scritto sul Corriere del Mezzogiorno che Velardi ha lasciato l’assessorato perché ha ”un fiuto infallibile a correre in soccorso del vincitore”. L’illustre scrivano non spiega perché a Napoli ci sono andato, a febbraio del 2008, in piena crisi dei rifiuti. Anche allora correvo in soccorso di qualche vincitore?
Veniamo alla seconda, un po’ più seria. Oggi lo stesso giornale scrive “fondi da Velardi a Velardi”, alludendo ad una delibera che stanzia risorse per il primo osservatorio internazionale di trendwatching, appuntamento della neonata Fondazione Capri. Si sostiene che viene finanziata la società Gpf, del gruppo Reti. Falso. Per preparare la manifestazione Elena Marinoni, ricercatrice di Gpf e massima esperta italiana di trendwatching, sta fornendo una consulenza gratuita. Non c’è alcun contratto tra società del gruppo Reti e la Fondazione Capri. Gli avvocati si occuperanno di stabilire i termini di un’azione legale nei confronti delle sciocchezze scritte.
Velardi: meglio lui del pasdaran Orlando, Walter è stato avventato